Quale datazione?

La data che si ottiene con la dendrocronologia è relativa all’ultimo anello individuato sul manufatto. Questo dato può essere utilissimo nello studio di strutture architettoniche, fornendo dei punti di riferimento cronologici da cui è possibile partire per l’analisi storica dell’edificio. Tali cardini sono chiamati termini post quem o ante quem non. Tuttavia, è bene sottolineare il fatto che la data individuata con la dendrocronologia può non coincidere con l’anno di realizzazione del manufatto, il quale può essere stato realizzato anche in periodi completamente differenti: si pensi agli eventuali casi di reimpiego, sostituzione, restauro.

Inoltre, datare l’ultimo anello presente sul manufatto significa che la pianta era ancora in piedi, viva e vegeta, in quanto ha formato il legno. Dopo tale data, la pianta è stata tagliata, il legno trasportato altrove, stagionato, ridotto in assortimenti vari (tavole, travi, pali,…) che spesso prevedono l’asportazione di parte del tronco e quindi la perdita di un certo numero di informazioni che ci allontanano sempre di più dalla effettiva data di impiego del legno. Per quanto riguarda le strutture lignee, in fase di costruzione veniva utilizzato del legno fresco, abbattuto da poco tempo, per cui l’anno di abbattimento della pianta costituisce spesso un riferimento attendibile, a meno di reimpieghi o di interventi di restauro.

A volte può verificarsi che sul manufatto sia presente l’ultimo anello di legno prima della corteccia. A seconda della quantità e del tipo di legno formato nell’ultimo anello (primaticcio/tardivo) si può determinare la stagione in cui è stata abbattuta la pianta. La data così individuata è la più precisa (ad es. primavera del 1412 AD), ma riferita sempre e solo al legno. A questa data va aggiunto un periodo per la posa in opera che include il taglio, l’allestimento e la stagionatura, che di solito nelle strutture di legno non è molto grande e oscilla tra 1 e 6 anni. Tale datazione viene definita termine post quem.

Quando sul manufatto è presente una parte di alburno si può effettuare una stima dell’anno di abbattimento; infatti in molte specie, come quercia o larice, è noto il numero medio di anelli di alburno a una certa età della pianta, motivo per cui se si ha anche solo una porzione di esso si può stimare il numero di anelli mancanti sulla sezione.

Vi è infine la possibilità che sul manufatto in esame manchi ogni riferimento all’alburno e gli ultimi anni siano stati eliminati con le lavorazioni. In questo caso si può avere la datazione esclusivamente dell’ultimo anello senza che sia possibile stimare l’anno di abbattimento della pianta. La datazione allora si limita alla determinazione dell’anno prima del quale l’opera non può essere stata realizzata. Tale tipo di datazione viene chiamata anche termine ante quem non.